Genitorialità

GENITORIALITÀ

GenitorialitàIl termine genitorialità è diventato di uso comune soltanto negli ultimi anni; non significa essere genitori in senso biologico, ma comprendere le idee, le convinzioni e le idealizzazioni che ognuno di noi ha riguardo il ruolo di genitore. Questo concetto può essere caratterizzato da estremo dinamismo, è influenzato infatti dai figli, dal rapporto con il proprio partner e da altre variabili esterne

Uno dei ruoli più importanti è giocato però dal processo di crescita dei figli, che spesso assume curve imprevedibili ed inaspettate. Molto raramente i figli rispecchiano gli ideali dei genitori, spesso crescendo smontano le aspettative che erano state costruite più o meno consapevolmente su di loro, generando equilibri precari e che necessitano di continua ridefinizione. Quando si sente di avere la situazione sotto controllo e di riuscire a comunicare in modo adeguato con i propri figli ecco che gli equilibri faticosamente raggiunti non funzionano più ed è necessario mettersi nuovamente in discussione

Proprio per questi motivi la genitorialità è un argomento molto complesso, che non si limita a regole e norme da seguire. Può passare anche attraverso gli aspetti spiegati precedentemente, ma si basa per lo più sulla capacità di saper instaurare con l’altro uno spazio di riconoscimento e di accettazione: un genitore sufficientemente buono è colui che sa amare il proprio figlio accogliendolo per ciò che è realmente, accompagnandolo nel percorso di crescita in modo attivo ma sapendo anche fare un passo indietro quando è necessario.

Il costrutto di genitorialità è in continuo mutamento: basti pensare che fin dai tempi antichi la cura dei figli era esclusivamente a carico della madre, oggi invece le responsabilità genitoriali sono divise tra i due coniugi. È molto importante che entrambi i genitori non perdano né la struttura né il loro equilibrio, utilizzando le loro differenze come risorse preziose per la crescita della prole. 

La nascita di un nuovo figlio segna la crescita di ogni famiglia, specialmente se si tratta del primo bambino. Indica infatti il passaggio da semplice coppia a famiglia vera e propria, un’esperienza che segnerà per sempre i genitori e i compiti che dovranno affrontare. Tra i compiti principali possiamo ricordare: 

  • Dover creare un ambiente favorevole alla crescita e al benessere psicofisico del figlio.
  • Accudire il bambino e prendersi cura fisicamente ed affettivamente di lui.  
  • Stabilire dei confini per far sì che il rapporto genitore/figlio non vada ad intaccare l’equilibrio di coppia.
  • Condividere uno stile educativo che accompagni il figlio nella sua crescita e a definirsi come individuo.

LA DIFFICOLTÀ DELL’ESSERE GENITORI

Essere genitori non sempre è facile o istintivo, relazionarsi con i figli può essere stressante o portare grande frustrazione, in momenti particolarmente difficili da gestire. Molti genitori possono chiedersi se stanno svolgendo questo compito nel miglior modo possibile, se la situazione stia sfuggendo di mano oppure se siano in grado di “gestire” il nuovo arrivato. Durante le varie fasi evolutive la famiglia è destinata a cambiare, molto spesso anche rapidamente, date le necessità che possono insorgere improvvisamente. Queste difficoltà possono essere di tipo comunicativo, accresciute anche dalla differenza generazionale tra genitori e figli, e a volte può essere complicato capire quando concedere un sì o dire no senza perdere il proprio ruolo e la coerenza genitoriale costruiti.. 

Nel momento in cui è difficile far conciliare l’educazione ricevuta e le proprie paure nella crescita dei figli un percorso di terapia può aiutare, specialmente nella scoperta o nella slatentizzazione delle proprie risorse. La genitorialità è infatti influenzata da diversi fattori come lo stile relazionale, il rapporto con i propri genitori o con altre persone affettivamente significative. Tutti diventano genitori portando con sé il proprio bagaglio personale ripieno di esperienze, sogni e obiettivi. Se al suo interno però ci sono anche relazioni difficili e conflitti irrisolti, questi potrebbero a loro volta ritorcersi nella nuova relazione con i figli.

La famiglia cambia

IL PUNTO DI VISTA VINCENTE

Molto spesso i genitori si trovano a discutere su quale sia il punto di vista vincente su diversi argomenti riguardo l’educazione dei propri figli. Queste situazioni non hanno una vera soluzione dato che molto difficilmente si potrà raggiungere un punto in cui uno dei due ha “ragione” e l’altro “torto”. Paradossalmente solo grazie a questi punti di vista diversi è possibile costruire un punto di vista nuovo, nato appunto dal confronto di prospettive differenti, che è in grado di aprire a soluzioni impensabili ed estremamente efficienti. Quindi cosa è meglio fare? Ammirare uno stesso paesaggio, magari desolante, oppure crearne uno nuovo? Questo permetterà non solo di appianare le distanze causate da idee diverse, ma insegnerà ai bambini a crescere anche grazie alla creatività e al confronto con diversi punti di vista. 

Punto di vista

IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ

Il sostegno alla genitorialità è messo a disposizione di tutte le famiglie che siano monoparentali, ricostituite o altro. Molto spesso questo aiuto è di tipo preventivo, si cercano di capire le risorse di ogni famiglia così da renderle fruibili e spendibili da ogni membro della famiglia. Alcune delle più frequenti forme di sostegno alla famiglia sono la terapia individuale, la terapia familiare, la mediazione familiare e lo spazio neutro

Sostegno genitorialitàIl sostegno alla genitorialità parte molto spesso da una terapia individuale, grazie alla quale è possibile affrontare problematiche emergenti, ritrovare la serenità con i propri figli oppure stabilire con loro un nuovo rapporto. Se il terapeuta lo considera funzionale è possibile evolvere la terapia individuale in una di coppia oppure familiare. L’apertura ad altri membri della famiglia sarà decisa in base a come si sta sviluppando la terapia e se il raggiungimento dell’obiettivo è dipendente anche dai rapporti intrafamiliari. Questo nell’orientamento sistemico è di fondamentale importanza dato che si considera anche il sistema in cui l’individuo si trova, come appunto famiglia, società, cultura ecc…

La terapia familiare ha l’obiettivo di ricostruire la struttura del nucleo familiare, grazie al lavoro sui ruoli e sui confini e grazie al potenziamento della comprensione reciproca delle potenzialità di ogni membro. In questo modo è possibile creare una struttura dinamica pronta al cambiamento e alle nuove esigenze che si potrebbero presentare. Nel corso delle sedute il terapeuta assume un ruolo essenziale, aiuta infatti la famiglia a comprendere tutte le risorse disposizione e ad impegnarsi nel raggiungimento di obiettivi comuni, superando le difficoltà presenti.

La mediazione familiare è un percorso nato per dare sostegno agli ex-coniugi, al fine di ritrovare il dialogo e la collaborazione persi nel percorso separativo. In quest’ottica il mediatore supporta i genitori in modo che il bambino mantenga un rapporto affettivo con entrambi, senza escludere uno dei due. La possibilità di poter accedere ad entrambi i genitori rappresenta per i figli un elemento imprescindibile per andare incontro ad una crescita sana e serena.

Lo spazio neutro salvaguarda la relazione affettiva con entrambi i genitori nei casi in cui i rapporti siano interrotti bruscamente per situazioni conflittuali o per possibili condizioni di pregiudizio per il minore. Di solito l’attivazione degli spazi neutri spetta ai Servizi Sociali, che hanno in carico l’intero nucleo familiare, secondo modalità e tempistiche che vengono stabilite caso per caso. L’obiettivo è quello di ricreare una relazione parentale significativa, grazie alla presenza di professionisti che tutelano il minore e che facilitano la ricostruzione del legame genitore-figli.

DOMANDE FREQUENTI SULLA GENITORIALITÀ

PER QUALI MOTIVI SI PUÒ RICHIEDERE UN SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ?

Le motivazioni che possono spingere un genitore a rivolgersi a un professionista possono essere innumerevoli, ad esempio le difficoltà a scuola dei figli, la gestione della lontananza una volta trasferiti oppure quando si diventa genitori per la prima volta. Uno dei periodi che più mette in crisi i genitori è l’adolescenza dei ragazzi, questo perché in questa fase avvengono cambiamenti importanti su più fronti (fisico, relazionale, affettivo ecc) che spesso risultano difficili da affrontare. Il conflitto che si crea tra bisogni e desiderio di indipendenza crea molto spesso confusione e difficoltà nella comunicazione tra le due parti. 

L’intervento psicologico può essere di grande aiuto durante questa fase, offre infatti la possibilità di discutere sulle problematiche legate alla crescita dei figli e sul ruolo di genitore che si va a ridefinire. 

Ovviamente l’adolescenza non è l’unico momento in cui è utile affidarsi a un professionista, anche l’arrivo di un nuovo bambino, specialmente se il primo, può essere fonte di grande stress, ansia e insicurezze. Quando invece i figli sono più grandi il trasferimento (magari all’estero), dichiarazioni improvvise come il proprio orientamento sessuale o il cambio di stile di vita possono creare grande confusione e turbamento. Decidere di affidarsi ad uno psicoterapeuta non significa essere un cattivo genitore, al contrario, rappresenta una presa di consapevolezza che esistono delle difficoltà e che da soli non si è in grado di risolverle, magari dopo innumerevoli tentativi falliti. 

Quindi quali sono i sostegni che una terapia può dare alla genitorialità?

  • Aiuto del genitore a gestire difficoltà riguardanti la crescita di più figli (ad esempio la gelosia di un fratello/sorella, differenze o preferenze tra i figli)
  • Sostegno a genitori di figli con difficoltà a scuola o nell’apprendimento
  • Supporto della coppia nell’educazione dei figli
  • Consulenza nella gestione del rapporto figlio/scuola (compagni di classe o insegnanti) 
  • Gestione del rapporto tra genitori separati e figli
  • Sostegno durante le fasi della vita del proprio figlio

IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ È DI TIPO INDIVIDUALE, DI COPPIA O FAMILIARE?

Il sostegno alla genitorialità coinvolge di prassi entrambi i genitori e ciò avviene per diversi motivi: in primo luogo, entrambi sono responsabili ed attivi nel processo di crescita del proprio figlio ed insieme si devono prendere carico delle difficoltà presenti, senza scaricare le colpe su un unico genitore. In secondo luogo, risulta fondamentale permettere ai genitori uno spazio di dialogo e di confronto sull’ immagine che ciascuno di loro porta del proprio figlio, per cogliere i punti di vista di ciascuno e per costruire insieme a loro un modo nuovo e più efficace di essere genitori.

Questo avviene ovviamente se entrambi i genitori riconoscono di aver bisogno di aiuto e si rendono disponibili a mettersi in discussione. Nei casi in cui ciò non sia possibile, per esempio in situazioni di elevata conflittualità o di non riconoscimento del problema da parte di un genitore, il percorso di sostegno alla genitorialità può essere svolto anche individualmente da parte del genitore richiedente.

AREE DI INTERVENTO

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Uno dei ruoli più importanti all’interno della genitorialità risiede proprio nella crescita dei figli. Questo argomento è molto complesso, e il consulto con un professionista può dare modo di rendere le risorse di ogni membro della famiglia maggiormente fruibili e spendibili. La Dott.ssa Veronica Plano di Vercelli è in grado di dare sostegno a tutta la famiglia, così da ritrovare il giusto benessere all’interno delle mura domestiche.

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Per me, l’amore non è altro che l’inevitabile desiderio di aiutare l’altro ad essere quello che è veramente.

J. Bucay