Veronica PlanoMi chiamo Veronica Plano e sono una Psicologa Psicoterapeuta  di orientamento sistemico-relazionale

Nel mio lavoro incontro le persone e ho il privilegio di ascoltare le loro storie, che mi vengono affidate con estrema fiducia e con la speranza che possa averne cura. Ritengo per questo che la continua formazione nel mio lavoro sia fondamentale e che permetta di mantenere sempre uno sguardo attento ed aggiornato su ciò che sta accadendo intorno e che può entrare nella stanza di terapia.

Dal 2012 sono abilitata alla professione in seguito al superamento dell’Esame di Stato (iscrizione Albo degli Psicologi del Piemonte n° 6599) e dal 2015 lavoro come libera professionista. Ho uno studio privato a Borgo d’Ale e a Vercelli dove ricevo su appuntamento. 

Volgendo lo sguardo indietro e ripensando al percorso formativo e professionale che mi ha portato ad essere la professionista di oggi, vedo l’immagine di una giovane studentessa universitaria che sceglie di iscriversi al corso di Laurea in Psicologia dello Sviluppo e dell’educazione presso l’Università degli Studi di Torino, spinta dall’interesse verso l’età evolutiva e la crescita della persona all’interno del contesto familiare.

Gli anni della triennale passano velocemente, scanditi da esami superati con impegno e dedizione, senza però rinunciare alle uscite con gli amici e alla scoperta di una città viva e affascinante come Torino. Negli anni di studio mi interesso alla fase dell’adolescenza degli individui e decido di approfondirla in una tesi sperimentale dal titolo “Strategie di coping degli adolescenti drop-out: i risultati di una ricerca condotta con il questionario e i Focus Group”, volta ad indagare “sul campo” le caratteristiche degli adolescenti che scelgono di interrompere il tradizionale percorso scolastico e le loro modalità di affrontare le problematiche che si presentano nei vari contesti di vita.

Il mio interesse per lo sviluppo dell’individuo lungo il ciclo di vita mi porta alla scelta di proseguire gli studi in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione anche nel biennio della Magistrale. Motivata a comprendere meglio le trasformazioni che coinvolgono la persona nelle diverse età della vita, scelgo per la tesi magistrale di focalizzarmi sul processo di invecchiamento che caratterizza l’individuo e sul rapporto spesso esclusivo e simbiotico che si crea tra l’anziano e la propria abitazione. Da queste basi nasce la tesi sperimentale “La relazione tra l’anziano e la propria abitazione: percezione dei rischi e volontà di modifica. Un’indagine preliminare”. 

Gli anni di formazione universitaria hanno mosso il desiderio di ampliare le conoscenze sul funzionamento e sulle dinamiche dei sistemi familiari, considerati come sistemi complessi e in continua evoluzione. Da ciò deriva la scelta di frequentare il corso quadriennale di specializzazione presso la scuola Eteropoiesi di Torino a orientamento sistemico-relazionale

La specializzazione, conseguita all’inizio del 2017, mi permette di lavorare con il singolo individuo, la coppia e la famiglia, in un’ottica articolata e capace di cogliere tutte le sfumature che la situazione specifica richiede. Nella mia pratica clinica mi occupo principalmente di disturbi depressivi, disturbi ansiosi, disturbi alimentari e difficoltà legate a momenti specifici del ciclo di vita come la genitorialità, i cambiamenti lavorativi e personali, lutti e separazioni.

Il rapporto con il cibo è una tematica che ricorre spesso nelle storie dei miei pazienti: anoressia, bulimia, problematiche di sovrappeso sono solo alcuni dei disturbi che vengono portati in consultazione, ma la verità è che ciascuno di noi può sperimentare in un periodo della propria vita un rapporto non sereno con il cibo, assumendo comportamenti di privazione, controllo o eccesso alimentare.

Per approfondire tale tematica ho deciso di formarmi nella metodologia “Mindful Eating” (mangiare in modo consapevole) che permette, grazie ad un protocollo strutturato, di acquisire consapevolezza delle infinite possibilità che ciascuno di noi ha per nutrirsi, riconnettendosi con il proprio corpo e con i segnali che questo ci manda, che spesso non siamo in grado di ascoltare. Da diversi anni insegno nei miei studi il protocollo della Mindful Eating in forma individuale e in piccolo gruppo, a seconda delle richieste che mi vengono portate. In ogni percorso osservo lo stupore e la soddisfazione sul volto dei miei pazienti nell’assaggiare cibi già noti con una consapevolezza diversa e nello sperimentare cibi che venivano scartati a priori o etichettati in un certo modo con una curiosità genuina ed “infantile”.

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In seguito al conseguimento della laurea magistrale ho iniziato un tirocinio presso il Servizio di Neuropsichiatria infantile dell’ASL TO1. In questa esperienza ho avuto a che fare con bambini, adolescenti e famiglie in difficoltà che accedevano al servizio sia in maniera spontanea che inviati dal Tribunale, acquisendo strumenti per la psicodiagnosi in età evolutiva e apprendendo strumenti efficaci per lavorare con i genitori nei percorsi di sostegno alla genitorialità. Ciò che ho appreso e sperimentato durante il tirocinio nell’ambito dell’età evolutiva ritorna con forza ancora oggi, quando incontro in studio gli sguardi spesso spaventati e smarriti di genitori che non sanno più come relazionarsi ai propri figli e chiedono un aiuto per (ri)trovare un equilibrio familiare che vacilla e che rende stanchi ed infelici.

Durante gli anni della specializzazione nasce l’esigenza di allargare il raggio delle competenze e di incontrare anche l’adulto, con le sue fragilità e le sue risorse. Scelgo quindi di svolgere il tirocinio presso il Centro di Salute Mentale dell’Asl TO1, accogliendo singoli e coppie che decidono di intraprendere un percorso per superare un momento critico della propria vita e conseguire un maggiore benessere. Durante questa esperienza formativa mi sono resa conto che lavorare con gli adulti non è così distante dal lavoro con i bambini: al contrario, è estremamente efficace nel lavoro terapeutico con l’adulto recuperare il bambino che la persona è stata, con delle risorse e delle potenzialità spesso dimenticate nel tempo, a cui può essere utile attingere nel presente.

Accanto alla pratica clinica che svolgo in studio, collaboro con i Tribunali di Vercelli e di Biella in qualità di Consulente tecnico d’ufficio sulle situazioni di conflittualità genitoriale in cui mi viene richiesto di valutare la condizione psicofisica dei figli minori e di indicare la più adeguata modalità di affidamento. Si tratta di un incarico di grande responsabilità, in cui incontro spesso bambini che esprimono grande sofferenza per la propria situazione familiare e che altrettanto spesso non riescono a parlarne con i genitori, per paura di ferirli o per timore di accendere ulteriormente il conflitto esistente. Nel mio ruolo di Consulente ho il privilegio di ascoltare i racconti di chi spesso non ha voce e subisce il conflitto genitoriale e al contempo di aiutare i genitori a comprendere come stia veramente il loro figlio e quali comportamenti potrebbero aiutarlo a stare meglio.

Dal 2020 lavoro presso la Casa di Cura Sant’anna di Casale Monferrato, specializzata in riabilitazione psichiatrica per adulti, svolgendo colloqui psicologici con gli ospiti della struttura e conducendo colloqui con i loro familiari. All’interno della struttura mi occupo inoltre della progettazione e conduzione di laboratori di psicoeducazione alle emozioni: durante gli incontri lavoro con i pazienti sulle differenti emozioni che possiamo esperire nella nostra esistenza, aiutandoli ad esprimere con modalità adeguate e funzionali le emozioni vissute come meno piacevoli e “scomode”.

Sono abilitata al primo livello per praticare l’EMDR e ho quasi concluso il secondo. Il metodo EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), un approccio psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici che ad esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.

METODO DI LAVORO

CHE COS'È LA TERAPIA SISTEMICO-RELAZIONALE?

All’interno del mondo della psicologia esistono diversi tipi di orientamenti, nello specifico quello sistemico-familiare considera ogni individuo come parte di un sistema. Il comportamento di ogni persona è infatti spiegato attraverso le sue interazioni e le relazioni che intrattiene con ogni tipo di sistema (famiglia, scuola, lavoro, amicizie e relazioni). Il terapeuta si occuperà quindi di considerare l’individuo e i suoi sintomi in correlazione al sistema in cui è situato. 

Ma che cosa intendo con la parola sintomo? Il sintomo è come un “avviso” da parte del corpo che un qualcosa non va. Ha sempre origine relazionale e molto spesso si colloca al di fuori della consapevolezza. Valutare quindi i vari disturbi è del tutto impossibile se non si conoscono i contesti in cui si sviluppano.

CHI PUO' ANDARE IN TERAPIA SISTEMICA?

Chiunque! È adatta a ogni tipo di persona di qualsiasi età. È diffusa specialmente per un lavoro individuale oppure di coppia, ma questo non significa che anche le famiglie non possano intraprendere un percorso terapeutico per ritrovare il benessere desiderato!

CHE COS’È LA MINDFUL EATING?

La Mindful Eating consiste in una vera e propria educazione alimentare con l’unico obiettivo di imparare a mangiare in armonia con il nostro corpo. Non può essere assolutamente paragonata a una dieta, il suo scopo è quello di insegnare a chiunque ad avere un approccio consapevole ed appagante nei confronti del cibo. Ma in che modo? Sarà possibile aumentare le naturali capacità del nostro corpo di riconoscere con chiarezza i segnali della fame e della pienezza.

Orientamento psicoterapeuta

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