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Cos'è L'EMDR?

L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing,), tradotto in italiano come Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), è un approccio terapeutico che viene utilizzato per lo più per il trattamento di problematiche legate allo stress traumatico ed esperienze traumatiche.

Come funziona L'EMDR?

L’EMDR si focalizza sul ricordo legato all’esperienza traumatica utilizzando una metodologia che utilizza il movimento oculare o altre forme di stimolazioni con l’obiettivo di trattare i disturbi legati ad un particolare evento oppure quelli particolarmente stressanti emotivamente.

In seguito a una o più sedute di EMDR i ricordi disturbanti vanno incontro ad una desensibilizzazione, perdendo così la carica emotiva di tipo negativo. Indipendentemente dagli anni trascorsi dall’evento il cambiamento è molto rapido: l’immagine si presenta in modo diverso, i pensieri intrusivi possono attutirsi se non sparire del tutto e le emozioni riducono la loro intensità.

Attraverso la desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva il paziente cambia prospettiva modificando le valutazioni cognitive su di sé, elimina le reazioni fisiche ed incorpora emozioni adeguate alla situazione.

Grazie all’EMDR si sente che il ricordo legato all’esperienza traumatica appartiene al passato, vivendolo quindi in modo molto più distaccato. Molti dei pazienti che scelgono di affidarsi al trattamento EMDR riferiscono di vivere la loro passata esperienza, una volta traumatica, come un ricordo lontano e non più disturbante per loro dal punto di vista emotivo.

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EMDR ai tempi del Covid

Alla fine della prima ondata di contagi, ovvero quella di marzo e aprile 2020, in tutta Italia hanno iniziato a manifestarsi diverse problematiche annesse alla sfera psicologica. Lo stress causato dalla pandemia ha comportato alti livelli di stress nella popolazione, con un numero elevato di persone che hanno sofferto di disturbo post – traumatico da stress (PTSD, post-traumatic stress disorder ). Il personale medico/sanitario è stato uno dei gruppi più colpiti da questa tipologia di disturbo. Grazie ad una ricerca condotta dall’associazione EMDR è emerso che il 71,2 % degli operatori sanitari ha manifestato livelli d’ansia nettamente superiori alla popolazione restantePerché l’EMDR risulta particolarmente indicato in questi casi? Alla base di tale approccio c’è un la stimolazione oculare bilaterale, che attiva il sistema di elaborazione del cervello. Tutti noi possediamo  un sistema che ci permette di far fronte ad un’esperienza negativa. Tuttavia in alcune situazioni, in particolare quando ci troviamo a vivere delle esperienze traumatiche, questo sistema  può non funzionare perfettamente, manifestando un blocco nell’elaborazione del materiale traumatico. La stimolazione bilaterale permette così di riattivare il nostro cervello, aiutandolo a rimettere in funzione la sua naturale capacità elaborativaSarebbe troppo semplicistico e riduttivo pensare che gli operatori sanitari, quotidianamente a contatto con la malattia e con la morte siano abituati e non debbano lasciarsi coinvolgere eccessivamente da tali eventi: questa volta il fenomeno è stato ben più complesso e le dimensioni dell’evento hanno fatto la differenza. Non è stata solo una mole di lavoro enorme, ma anche un impatto forte emotivamente, difficile da accettare

I traumi della pandemia non sono legati solo al personale sanitario: in Italia i centri di riferimento per disturbi alimentari ( anoressia, bulimia, binge-eating ) hanno denunciato un significativo aumento delle richieste d’aiuto. L’età di esordio si è abbassata a 10-11 anni, e non si tratta di un problema legato solo all’adolescenza. I disturbi alimentari sono aumentati del 30% a seguito dell’isolamento imposto dalla pandemia. Questi sono solo alcuni esempi delle conseguenze che la situazione pandemica ha avuto e sta avendo tuttora a livello psicologico. Esistono tante situazioni differenti che hanno portato e potrebbero portare a sviluppare un disturbo da stress post-traumatico.

In quali casi si può utilizzare l’EMDR?

Come anticipato il trattamento EMDR si utilizza per il trattamento di diversi tipi di traumi: possiamo dividerli in Traumi “con T maiuscola” e traumi “con t minuscola”. Quali sono le differenze?

T maiuscola: sono eventi in cui il paziente, o qualcuno a lui molto vicino, ha provato esperienze compromettenti per la propria integrità fisica o per la propria sopravvivenza. Alcuni esempi possono essere lutti, incidenti, disastri naturali o abusi sessuali subiti.

t minuscola: sono per lo più traumi relazionali legati a figure di attaccamento che con il tempo non sono state in grado di soddisfare i bisogni sia relazionali che emotivi (traumi per omissione)

Ora che conosciamo questa prima distinzione, vediamo in dettaglio quali possono essere gli eventi e i traumi trattabili con la terapia EMDR.

  • Traumi in seguito a violenze
  • Lutti patologici e non
  • Traumi per abusi di diverso tipo
  • Vissuti di umiliazione
  • Traumi per disastri naturali
  • Traumi in età infantile
  • Traumi per incidenti stradali

Oltretutto la terapia EMDR risulta particolarmente efficace nei seguenti disturbi:

  • PTSD: Disturbo da Stress Post-Traumatico
  • Disturbi dissociativi
  • Disturbo da Stress Cronico
  • Disturbo dell’Adattamento
  • Disturbo Post-Traumatico Complesso
  • Disturbi dell’Adattamento
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Come si svolge la seduta?

La terapia EMDR segue un protocollo strutturato e standardizzato, per lo più si utilizza per le sedute individuali ma in alcuni casi può essere impiegata efficacemente per un approccio di gruppo. La durata è variabile e non definibile a priori: gli obiettivi prefissati, l’investimento emotivo del paziente e l’entità del problema sono gli elementi che caratterizzano il percorso.

Veniamo ora a come si svolge la terapia in dettaglio:

  • Il primo passo è effettuare un’anamnesi del paziente, per poi andare a costruire il piano terapeutico. Si definisce sia la problematica che i ricordi su cui si andrà a lavorare.
  • Successivamente si prepara il paziente la terapia: sono spiegati in modo dettagliato sia i principi che il funzionamento dell’EMDR. Si introducono delle iniziali tecniche di rilassamento.
  • In seguito si procede ad una prima valutazione dettagliata di tutti gli aspetti funzionali alla terapia: identificazione del ricordo target e delle varie componenti cognitive, emotive e fisiche.
  • Inizia così la desensibilizzazione del ricordo grazie alla stimolazione bilaterale finché il ricordo non viene più percepito come disturbante.
  • Si effettua una ristrutturazione cognitiva positiva dell’evento preso in considerazione.
  • Si pone l’attenzione sugli aspetti corporei valutando se sono necessarie modifiche alle sensazioni fisiche legate all’evento.
  • Si chiude l’elaborazione del ricordo.
  • Infine si effettua una rivalutazione dell’evento per valutare eventuali nuovi aspetti emergenti.

L’efficacia del trattamento EMDR

Ad oggi sono innumerevoli gli studi che hanno confermato quanto questo approccio terapeutico sia efficace per la cura di traumi e disturbi ad essi. correlati. Non solo è stata dimostrata la sua efficacia, ma anche le variazioni sia strutturali che fisiologiche dei pazienti che hanno sperimentato tale metodo. Nel corso degli studi è stata riscontrata la normalizzazione dei livelli di cortisolo, ormone prodotto in seguito allo stress subito, dopo il trattamento EMDR. Grazie alla stimolazione cerebrale che avviene grazie al trattamento EMDR è possibile effettuare una desensibilizzare del ricordo e modificare le convinzioni che il paziente ha su questo. Arrivare a percepire il ricordo in modo più distaccato sentendo le emozioni legate ad esso con minore intensità, con conseguenti sensazioni fisiche meno disturbanti. Durante la terapia il paziente sarà sempre informato sui passaggi previsti dal protocollo: solo in questo modo è possibile sviluppare il legame terapeutico necessario per il raggiungimento di ogni obiettivo.

DOMANDE FREQUENTI

Come si svolge il percorso terapeutico con EMDR?

Il primo passo è valutare in modo approfondito il disturbo del paziente, le risorse che possiede, le possibili variabili e soprattutto la sua idoneità a intraprendere il percorso di terapia.Successivamente il paziente viene preparato grazie a spiegazioni dettagliate sulla terapia ed ai passaggi che la caratterizzano. A questo seguiranno alcune tecniche di rilassamento da utilizzare in caso di eccessiva attivazione. In un momento successivo si raccoglieranno tutte le informazioni necessarie alla terapia, come il ricordo, target, le sensazioni fisiche e le risposte emotive al ricordoAffrontati questi passaggi, si inizia con il trattamento vero e proprio: l’obiettivo sarà trasformare la cognizione negativa che la persona ha su di sé in positiva, valutando le sensazioni fisiche che si provano quando riporta alla mente l’evento traumatico.

Dopo quanto tempo posso notare un miglioramento?

Definire fin da subito un numero prefissato di sedute è molto difficile. Bisogna infatti tenere in considerazione la gravità del disturbo, l’impatto emotivo che questo ha sulla persona , la risposta del paziente alla terapia nonché tanti altri fattori soggettivi. Ciò che possiamo dire fin da ora è che già dopo una o due sedute è possibile notare una desensibilizzazione del ricordo traumatico, integrandolo in uno schema cognitivo ed emotivo positivo per la persona.

AREE DI INTERVENTO

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Alcuni ricordi / esperienze possono essere più dolorosi di altri, ma quando iniziano a invalidare la nostra vita quotidiana arriva il momento di rivolgersi a un professionista. La Dott.ssa Veronica Plano, esperta di EMDR a Vercelli, saprà aiutarti grazie a un percorso terapeutico dedicato a te.

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