L’Importanza dei Genitori nello Sviluppo Emotivo
Tutti noi possediamo emozioni ed espressioni universali con diverso significato in base al contesto culturale in cui ci troviamo. Ad esempio, nella cultura occidentale, esprimere rabbia ha un significato diverso rispetto a quanto avviene nella cultura orientale.
Il modo in cui le emozioni sono presentate al bambino incide considerevolmente sul suo modo di muoversi, di interagire e interpretare il contesto che lo circonda. La sensibilità materna, l’interpretazione delle emozioni del bambino da parte dell’adulto, saper comprendere i suoi segnali e saper reagire tempestivamente a questi incideranno sul suo sviluppo emotivo. Da questo si comprende come il bagaglio emotivo del bambino sia connesso sia alla cultura in cui è immerso che al tipo di relazione con i suoi caregiver.
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La Filosofia Meta-Emotiva
Questa linea di pensiero riguarda le idee che ognuno sviluppa sulle emozioni proprie e altrui. Nel caso in esame ci si riferisce quindi ai sentimenti che i genitori sviluppano verso le emozioni provate dai propri figli. È importante comprendere quanto il ruolo genitoriale sia fondamentale nel corretto sviluppo emotivo dei bambini, nel modo in cui si esprimerà e soprattutto sulla regolazione delle sue emozioni. Il bambino svilupperà idee ben precise a riguardo, specialmente in base a come queste vengono considerate dai genitori nella vita quotidiana. Proviamo a rispiegarlo per capire meglio: il modo in cui l’adulto affronta le proprie emozioni e quelle del figlio inciderà sul modo in cui quest’ultimo apprenderà l’emozione. Se il genitore ritiene che la paura sia un sentimento da evitare è molto probabile che il bambino sviluppi la stessa identica idea.
Tutto ciò è definito come Filosofia Meta-Emotiva.
Allenare i Bambini alle Emozioni per lo Sviluppo Emotivo
Alcuni genitori applicano la socializzazione emotiva intenzionalmente. Il loro obiettivo è quello di insegnare al bambino ad esprimersi, a comprendere e ad autoregolare le emozioni in base al contesto sociale circostante. I genitori, fin da subito a stretto contatto con il figlio, sono in grado di trasmettere le loro conoscenze sulle emozioni, insegnandogli così il modo in cui esprimerle. Ma in che modo? Trasmettono informazioni e contribuiscono allo sviluppo della competenza emotiva; il bambino è in grado di migliorare il suo stato emotivo diventando esperto nelle interazioni sociali.
I genitori comprendono e riconoscono sia le emozioni positive che quelle negative, sono così in grado di individuarle anche nei loro bambini. Le coppie che decidono di utilizzare questa strategia sui loro figli considerano le emozioni come ottime occasioni di insegnamento, si impegnano così a dare significato alle emozioni e a interpretarle con l’uso delle parole. Ovviamente senza sottovalutare quelle negative come rabbia, tristezza e paura.
Chi si mostra attento e sensibile alle emozioni negative è possibile che lo faccia solo per superarle in fretta, negandole oppure sottovalutandole. Questi genitori, spesso, non sono in grado di assistere il bambino nel momento in cui prova emozioni negative, in quanto il loro obiettivo è quello di superarle il più in fretta possibile. Tra le strategie più utilizzate troviamo il “distrarre” il bambino oppure dimostrare intolleranza verso alcune emozioni. Questo loro stato di insofferenza può portarli a strategie di punizione, provocando così un grave senso di inadeguatezza nel bambino. Per questi genitori le emozioni negative sono come un mondo pericoloso in cui non avventurarsi. Quando il bambino esprime emozioni negative i genitori reagiscono con punizioni e rimproveri, determinando in questo modo gravi conseguenze sullo sviluppo della competenza emotiva.
L’importanza dei Genitori sulla Regolazione Emotiva dei Figli
Ciò che i genitori pensano e dimostrano a riguardo delle emozioni dei figli è altamente importante per il loro corretto sviluppo emotivo. I bambini cresciuti in un ambiente promotore delle emozioni sono facilmente in grado di mettersi nei panni del prossimo e di comprendere le emozioni altrui. Oltretutto questi bambini sono maggiormente predisposti a chiedere aiuto nei momenti di difficoltà, senza evitare il problema stesso. Una corretta socializzazione emotiva, quindi, influisce positivamente sulla loro capacità di regolare le emozioni in base al contesto e di riflettersi nel prossimo.
Detto ciò si capisce che riguardo lo sviluppo sano del bambino nulla può essere lasciato al caso. Oltretutto lo stile educativo applicato deve essere adottato con la piena consapevolezza che non si nasce genitori: pure questi ultimi, infatti, hanno bisogno di supporto da parte degli esperti, al fine di individuare e poter lavorare sulle strategie adottate anche inconsapevolmente. Solo così è possibile rompere la catena di stili genitoriali non adeguati che spingono i bambini ad esprimere ed affrontare in modo errato le proprie emozioni.